Che la festa cominci

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Arriva il momento dei festeggiamenti e tutto va studiato nei dettagli

Anche se si sceglie il banchetto classico per festeggiare il si, non bisogna escludere una buona dose di personalità: nel curare i dettagli, i decori, il menù e la disposizione dei posti. Unica regola suprema, rispettare un'armonia ed un equilibrio d'insieme e fare si che il ricevimento abbia una sua identità precisa e gradevole. E pensare un'organizzazione definita e puntuale che tenga conto dei fattori e dei tempi più importanti della festa.

La disposizione dei posti
Ecco una delle voci che è necessario studiare con attenzione. Ci sono una serie di regole da rispettare e la prima è usare una certa attenzione nell'assegnazione, rispettando si il galateo ma sopratutto tenendo conto dei rapporti che intercorrono tra gli invitati, concedendoci qualche trasgressione: è infatti consigliabile uniformare i tavoli, ma senza esagerare rischiando di appiattire le conversazioni. In realtà, proprio fra invitati “poco affini” o che si conosco appena è più probabile che si creino chiacchierate interessanti e stimolanti. Inoltre il ricevimento può essere anche spunto per nuove conoscenze. In ogni caso si terrà bene in vista uno schema dei tavoli che rappresenti i posti assegnati, in modo che tutti gli invitati prendano posto senza creare disordini.
E' carino che ogni tavola abbia un nome da scegliere in base ad un tema e magari prevedere un segnaposto che possa diventare un souvenir da portare a casa.
Per quanto riguarda il cibo, dovrà essere in armonia con l'orchestrazione complessiva. Ormai sorpassati i tradizionali menù che mettevano a dura prova anche il più robusto appetito, la nuova tendenza è orientarlo in una logica dove il menù e l'apparecchiatura, i cromatismi e la ricerca dei sapori, degli abbinamenti e dello stile complessivo siano un'esperienza coordinata e che coinvolge tutti i sensi. L'equilibrio sarà un sottile gioco di contrasti, a partire dallo studio delle pietanze fino ad arrivare all'apparecchiatura e all'allestimento.
Esperienza di intrattenimento più che semplice parentesi gastronomica il moderno banchetto sta evolvendosi verso formule più flessibili, meno impegnative e rigide, ma che non per questo richiedono minore pianificazione.
Si riducono i tempi dedicati allo stare a tavola per lasciar spazio a momenti ritagliati solitamente a inizio e fine banchetto, dove gli invitati hanno maggiore libertà di movimento e di relazione.
Tanto più, laddove la location e la stagione lo permettono, è di preferenza spostarsi anche all'aperto, dove ad attendere gli invitati e gli sposi si trova un buffet, salato per quanto riguarda quello prima del banchetto e a base di frutta e dessert per chiudere prima della torta nuziale.

E SE FOSSE UN RINFRESCO O UN COCKTAIL?
Magari d'estate, si ha a disposizione un ampio spazio all'aperto e si è tentati dall'organizzare qualcosa di diverso, senza impegnarsi nel classico banchetto. E allora perché non pensare ad un rinfresco a buffet, oppure, ideale se la cerimonia si svolge nel tardo pomeriggio, un cocktail party?
E attenzione, questo certo non significa ripiegare su una soluzione meno d'effetto. Anzi, una bella scenografia, gli spazi verdi valorizzati al massimo, gli invitati lasciati con ampi margini di movimento. Tutto sarebbe più easy e disinvolto, ma non per questo meno elegante. Di tendenza le “food station” a tema, una serie di postazioni gestite da uno o più cuochi che preparano al momento, antipasti, primi e secondi. E ancora, un caleidoscopio di miniporzioni, dall'esotico al nostrano, dove i formati mignon sposano le ricette tradizionali, con primi a base di pasta o riso, stuzzichini, torte salate, pesce e carne in versione creativa e fantasiosa. E con il cibo da prendere con le dita sono risolti i faticosi equilibrismi con piatto e posate. Che la festa cominci! Valentina Vidor

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