Più sobrie ma senza rinunciare allo spirito romantico della promessa le unioni civili sono sempre più frequenti. Ci sono comuni che mettono a disposizione antiche e preziose sale nello stesso municipio o in palazzi storici della città che regalano un'atmosfera altamente suggestiva. Volendo si può richiedere, attraverso un' autorizzazione speciale da fare all'autorità comunale, di sposarsi in un comune diverso da quello dove siamo residenti, scegliendone uno le cui sale siano di nostro gradimento.
La legge prevede che il rito civile debba svolgersi all’interno della Casa Comunale. Negli ultimi anni però molti comuni italiani hanno eletto casa comunale luoghi diversi dal municipio, castelli, palazzi storici, ville di pregio o chiese sconsacrate, per la loro importanza storica e culturale e quindi il messo comunale si sposta per celebrare il rito ufficialmente riconosciuto presso queste sedi.

Rito figurativo
Una soluzione alternativa, nel caso in cui non gradiate sposarvi nelle sale comunali o presso le location indicate dal comune, è quella del cosiddetto matrimonio figurativo. Di fatto è la celebrazione del rito senza che questo abbia valore legale: la coppia si reca in municipio per espletare le formalità burocratiche, celebrando in seguito un rito simulato nella location prescelta. Il vantaggio di questa soluzione è che si potrà celebrare il rito con i nostri invitati in maniera molto più libera e seguendo i propri personali gusti. Molti si ispirano allo stile americano, all’aperto in mezzo alla natura, in un giardino, in un bosco, sulla spiaggia, magari al tramonto, con tanti allestimenti creativi e dedicati, ed un fascino innegabile.

IL CONSENSO
In tutti i casi per quanto riguarda la parte burocratica il primo passo consiste nel fissare un appuntamento per aprire la pratica presso l'ufficio di stato civile del proprio comune. Raccolti tutti i documenti, si procede alla promessa di matrimonio, il consenso civile alle nozze, in cui entrambi dichiarano di volersi sposare. La pratica si conclude con l'affissione delle pubblicazioni. Da qui parte il momento in cui fissare la data delle nozze che non deve superare i sei mesi successivi alla data del consenso civile.